Jacopo Cardinali
Terni
“La semplicità ci ingiunge di scegliere uno dei due sistemi di riferimento: ordine/organizzazione o disordine. Ma la complessità non ci dimostra forse che, soprattutto, non bisogna scegliere?" Edgar Morin
Vorrei partire dalla complessità: Il primo approccio con la complessità l'ho avuto quando ho iniziato a studiare Disegno Industriale presso l'ISIA Roma. Qui ho iniziato a sentir parlare di "pensiero circolare", network, Sistema e Sistemica, condivisione, co-progettazione.
Da sempre ho preferito raggiungere obiettivi co-partecipati, privilegiando il lavoro di squadra al singolo. Questa tendenza all'aggregamento mi ha caratterizzato dallo sport (rugby) alla formazione, a quello che sogniamo potrà essere il nostro lavoro futuro.
Parlo di Nostro e non di Mio perchè da circa 8/9 mesi sta nascendo e provando a prendere forma un Team Creativo di Progettazione chiamato INSOLITO. Come cita la prima parte del nostro manifesto:
"Un gruppo di fermento creativo, giovane, libero e democratico.
Rete di menti in costante osservazione, permeabile agli stimoli del nuovo.
Opposti ma necessari, gli spiriti insoliti arrivano alla giusta soluzione nella ricerca della giusta armonia tra pensieri dissonanti.
Il progetto Insolito è interazione, scambio, sintesi tra contrasto ed armonia.
Il percorso è imprevedibile, l'esito Insolito."
Il progetto Insolito nasce due anni fa, durante il secondo anno di ISIA, con la realizzazione di un progetto di allestimento per la Fiera HOMI di Milano, in cui mi era stato richiesto di mettere in piedi su un team per realizzare un tavolo espositivo che parlasse di cibo e territorio. Mi son detto: "Siamo pronti." La risposta nacque dalla totale consapevolezza e fiducia che avevo in tutte quelle persone che da un paio d'anni a quella parte avevo conosciuto.
Da tempo mi viene riconosciuto da chi mi circonda il ruolo di trascinatore di folle. Penso che questo ruolo sia di chiunque riesca a sognare un qualcosa di differente da quello che già sta vivendo in quel momento, non perchè reputato corretto o sbagliato, per il semplice fatto che la tendenza al progresso va affrontata attivamente e non subita. Chi subisce passivamente chiude. Chi reagisce apre. Sono sempre stato spinto a convincere le persone che mi circondano che il possibile è la soluzione. Non il certo.
Lo scorso anno insieme ad un mio collega di ISIA abbiamo sentito la necessità di proporre un nuovo indirizzo specialistico in Comunicazione per dare nuove possibilità agli studenti e all'Istituto stesso. La semplice presentazione di un progetto fattibile e che avesse solo che potenzialità positive per l'istituto, ha reso possibile la realizzazione dello stesso, inserendo nuove figure professionali, nuovi sbocchi formativi, nuove forme di comunicazione nell'istituzione stessa.
Partecipare al vostro Workshop per me sarebbe l'ennesima occasione e opportunità di avere stimoli esterni necessari alla crescita. Seguo il vostro progetto della Scuola Open Source da circa due anni, essendone venuto a conoscenza tramite un docente prima, un amico ora, salentino, che si occupa di Progettazione Sostenibile (Laboratorio Linfa) con il quale ho avuto il piacere di condividere diversi workshop per la rigenerazione di una vecchia e abbandonata colonia nel Comune di Gallipoli.
Affascinato dalle fantasiose figure che "state cercando" credo di riconoscermi in una molteplicità di quelle, per non dire quanto mi incuriosiscono quelle in cui non mi riconosco.