Antonella Sartorelli
↳ Milano
"Mentre il mondo è occupato in altro, ho addosso la sensazione che SOS predisponga luoghi fatti di persone dove la premura ha ritmi e sensi diversi, più onesti.
Tradire la tradizione vuol dire partire da noi, riconoscere dove ci troviamo e cosa possiamo trasformare. L’idea di strutturare un processo di rigenerazione attraverso un gruppo di lavoro a tempo determinato, come di cittadini transitori, e fatto di figure professionali divergenti, permetterà, credo, un flusso di informazione aperto e leggero e lo sviluppo di interazioni flessibili e dal valore relazionale denso. Questo è quello che mi interessa, raccogliermi insieme ad altri intorno a una ricerca situata e limitata nel tempo che destrutturi modalità operative trite e inviti a una coscienza collettiva. Dice Manzini che l’interazione tra le persone non è progettabile, allora è solo tramite la predisposizione di infrastrutture e di frame di lavoro come questo che si realizzano condizioni favorevoli ad avamposti di cura, agire condiviso, possibilità.
Così la tradizione e la sua fisionomia nuova si animeranno di estroflessioni e contaminazioni, e si perpetueranno.
Coesistono qui l’interesse su piano comunitario e personale, che è questione centrale nel progettare per il mondo reale. È forte in me la necessità di un affidamento spirituale e manuale a questo spazio. Nella costante autoprogettazione, ho bisogno di imparare e sperimentare, soprattutto nell’estensione della cooperazione e dell’imposizione di limiti, per un futuro progetto autonomo.
Come posso contribuire a questo esercizio?
Inquietudine sperimentale, intenzione progettuale, fede negli uomini. Un po’ di Abruzzo e po’ di Milano.
Dalla mia ho qualche studio di economia, business development, type e basic design, che insegno in Bauer, oltre a esperienze lavorative in startup italiane e internazionali e nello studio di progettazione Superness. Negli anni il centro della mia ricerca si è orientato al rapporto tra autoproduzione e linguaggi contemporanei, parola e segno.
Con l’ambizione di far parte di questo gruppo di lavoro e la volontà che diventi spazio alchemico, un laboratorio,
Antonella"