Innovario è un progetto sperimentale per un Dizionario dell'Innovazione : una riflessione su come progettare nuovi dizionari e su come definire i significati di quelle parole entrate a far parte di una nuova quotidianità sociale, lavorativa, culturale. Pur rispondendo al bisogno comunicativo di “dare un nome alle cose”, non sempre o non univocamente ne permettono la comprensione. Nato dalla collaborazione tra La Scuola Open Source e DOCUS - comunicazione visiva e azioni documentarie, Innovario è un’azione per documentare i laboratori XYZ2018, riflettere sui muri della in/comprensione, sulla molteplicità di significati ed esperienze, ed impegnarsi nella costruzione di ponti di significato tra persone e contesti.
Ogni giorno affrontiamo il significato di una parola e lo facciamo con i partecipanti di XYZ2018 che saranno chiamati a scrivere la propria definizione. Accanto a loro, un contributo extra di un ospite ogni giorno diverso al quale abbiamo chiesto di raccontare il momento “touchpoint” di quando ha esperito, scoperto e toccato con mano, il mondo a cui fa riferimento la parola data.
Giorno 03 / mercoledì 25 luglio 2018
La parola è CONFLITTO, l’ospite speciale di oggi è Alfonso Errico.
La storia, di Alfonso Errico
Affilarati come gli indiani nelle filastrocche e scuri come le ombre, involontariamente marciamo, passi all'unisono inaspettatamente svelti, febbrili. Lo sguardo torvo incontra ogni passante e a parare mio e del resto della compagnia ognuno è nemico, tutti guardano troppo per esser semplici passanti. Sarà che è sabato sera, che è la zona pedonale, e che quaranta mostri arrognati con mazze malcelate puntano al cuore della mondanità come se fosse la Bastille Sant-Antoine. I fatti sono quelli di una mezz'ora prima, come in un cliché, cinque contro uno hanno lasciato a terra uno dei nostri. S'è deciso per una risposta plateale e senza remore sulle conseguenze. Come in un brutto film d'azione, la scena dopo è quella dell'incontro in un incrocio anonimo. E sono davvero loro. Un secondo lungo un sogno, poi tutto si velocizza. Il capobanda si fa scudo con un ragazzetto e corre, in direzione opposta il suo vice, un chiacchierone sui social, del quale ricordo meno la faccia della schiena. Lepre irraggiungibile. Degli altri è celere mattanza, scena truce ma ognuno si fa responsabile delle sue scelte. All'indomani le mura del parco cittadino riportano graffitate, le questioni raccontate dall'ottica dei vinti. E di colpo si denuncia a un referente immaginario che è indegno uno scontro quaranta contro cinque. Anime belle ora informate della cosa e prendono le distanze, la litania dell'essere più fascisti dei fascisti ci veste per l'ennesima volta. Resta il terrore nel loro cuore, lo smantellamento deontologico dell'etica nello scontro con certa feccia, la siderale distanza fra noi e i pacifisti del cazzo.
Le definizioni, ad XYZ2018
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Il conflitto è un agire inevitabile, in quanto scegliere di non confliggere con l’alterità equivale a confliggere in se stessi. L’idea di sfuggire al conflitto in funzione di una conservazione del sé è metodologicamente inopportuna, conservare un individuo inadatto a confliggere significa perpetuare debolezze in un contesto che attraverso scontri evolve e migliora. Il conflitto è uno strumento di sintesi diretto fra antinomie, produce mutamenti e sottrazioni, è questo il motivo per cui viene generalmente percepito negativamente da una cultura dominante che prevede per il raggiungimento dello status quo l’annullamento dei conflitti sociali. Agire in funzione dell’amplificazione del conflitto è la strategia ultima di chiunque operi in un’ottica rivoluzionaria, le scelte tattiche sono discrezionali.
Alfonso Errico
01
È una fase emotiva dei giochi che fanno piacere all’ecosistema.
Tommaso Megale
02
È l’affermazione viva della differenza.
Rosanna Prevete
03
Fase di instabilità nel rapporto tra più parti.
Daniele Gambit
04
Il conflitto, se sano e costruttivo, ci rende vivi.
Alessandro Scaccianoce
05
Possibilità di confronto tra più parti che porta a crescere e ad arricchirsi.
Victoria Liddi
06
Conflitto è Con-fritto scritto male.
Rosario Castellana
07
Il conflitto è dove abito.
Alessandro Balena
08
Dipende dal contesto a cui si riferisce. Nella società moderna il conflitto tra le classi è un tratto costitutivo e positivo, nella società “post” moderna è rimosso e ci ritorna indietro in forme patologiche come razzismo, particolarismo o semplice malattia mentale individuale.
Daniele Capo
09
Una crescita spesso inconsapevole.
Camillo Frigeni
10
Il conflitto è la promessa di una nuova forma.
Anna Cellamare
11
Il conflitto è quando tiri una porta dove c’è scritto spingere.
Matteo Gambini
12
Il conflitto è uno stato d’animo, per farla breve, quel momento in cui consulti il diavoletto sulla spalla sinistra e l’angioletto sulla destra.
Stefano Bianchi
13
Conflitto è la condizione esistenziale e materiale in cui l’Essere si supera e si rinnova. La vie du conflit, vie magique!
Marco Spagnuolo
14
Il Conflitto è urto, frutto di visioni contrapposte, necessario alla produzione di strumenti, strategie e accordi. La conversazione lo lavora ai fianchi e lo addomestica. Cerchiamo il Conflitto e serbiamo, per lui, quali decise e gentili minoranze profetiche, discorsi e narrazioni nuove generative di comunità.
Claudio Nicola Biancofiore
15
Il conflitto nasce da profonda convinzione, o da profonda paura.
Silvia Rossini
16
Il conflitto è la conseguenza naturale della diversità umana.
Nicoletta Gelao
17
il conflitto è dire “sì” quando pensi “no”.
Maite Nannini
18
Uno stato di differenza, tra due parti che non trovano un punto centrale
Alessandro Miracapillo
19
ottimo punto di partenza per aprirsi al confronto, imparare ad ascoltare, instaurare relazioni durature, stringere collaborazioni, brindare ad una soluzione comune.
Tiziano Manna
20
Il conflitto per me è un Onomatopea pronunciata senza entusiasmo. "BAM CRASH BOOM WOW SPLASH"
Claudia Kedy Cellamare
21
Potenziale dispositivo di comprensione reciproca.
Lucilla Fiorentino
22
Il conflitto è la medicina per la rassegnazione.
Alessandro Tartaglia
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Alfonso Errico - bio
32 anni, una lunga lista di fallimenti nel mondo della subalternità, mutualista, anarchico. Coltivo parimenti tristezza e rancore.