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Graziano De Rossi — Grafico e Calligrafo
Graziano De Rossi
Grafico e Calligrafo /
Graziano De Rossi inizia come grafico allo Studio Livio nel 1986 e nel 1994 si mette in proprio nell’epoca dell’espansione massima della grafica digitale. Insegna presso grandi e piccoli studi di pubblicità e contemporaneamente non dimentica il fuoco originario che ha generato la spinta iniziale: il disegno e più tardi, nel 1996, l’incontro con la calligrafia. Ha studiato a Torino con maestri prevalentemente francesi poi a Padova e a San Francisco. Dal 2014 inizia a entrare nelle librerie e nelle gallerie d’arte proponendo la calligrafia su vetrina e iniziando la pratica dell'insegnamento. Da sempre in equilibrio tra grafica digitale e calligrafia non ho mai abbandonato una visione in favore dell’altra, ognuna arricchisce l’altra in una danza allusiva tra modernità e tradizione che è sempre risultata elegante ai miei occhi.
Liberare la manualità concentrandosi sul gesto più semplice per rendere il lavoro un flusso continuo. Apprendere il ritmo alle cui leggi i segni si ordinano, si armonizzano e acquistano il senso è il percorso didattico che il laboratorio si propone di avviare, nella speranza che possa vedere una continuazione.
Si tratta di un incontro di due giorni per “toccare le lettere con mano” in un laboratorio che si propone di introdurre la pratica della calligrafia e in particolare del modello Italico seguendo il metodo classico fatto di schemi precisi e affiancando ad esso un altro metodo, basato sulla gestualità, per arrivare a comprendere la qualità dei movimenti (e dell’intenzione) che permettono di trasferire vitalità al segno, alle lettere, alle parole.
Si lavora partendo da semplici linee per arrivare a disegnare le lettere che costituiscono il modello Italico. L’oggetto principale del nostro confronto verterà sul gesto e le sue peculiarità: velocità, pressione, ritmo. In una danza di costante andata e ritorno. Da cosa? Andata verso la complessità della forma: la lettera. Ritorno verso i tratti costitutivi più semplici, una linea verticale, un segmento di curva.
Sarà presentato il modello dello stile Italico per avere un riferimento su come lavorare, quindi si inizierà la scomposizione delle singole lettere in tratti semplici e a partire da questi, la classe verrà invitata a tracciare i segni e guidata nella comprensione della loro natura e di ciò che serve per realizzarli. Gli strumenti che si useranno saranno pennelli, brush pen, strumenti rigidi come lamine di legno, tiralinee e pennini a punta tronca. Nella prima giornata si impiegherà la maggior parte del tempo seguendo il percorso di ogni partecipante. Vedremo allo stesso tempo come la manipolazione dello strumento possa dare luogo a infinite variazioni nella forma delle lettere. Nella seconda giornata vedremo come comprendere meglio quella gestualità che è stata continuo oggetto di esercizio della prima giornata, cambiando strumento. Si verificherà come lo strumento possa portare a modificare il tipo di segno deviando l'estetica del tratto e portandola in un altro territorio. Si concluderà dando ampio spazio a calligrafie libere su grandi rotoli di carta, insieme.
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