L a S c u o l a O p e n S o u r c e
S O S
didattica / x — @ La Scuola Open Source (Bari)
Paulina Nava — Professionista in scienze della comunicazione umana
Mauro Bubbico — designer e docente / AGI, ISIA Urbino, Abadir Catania, Free University Bolzano
Paulina Nava
Professionista in scienze della comunicazione umana /
Paulina Nava è nata e cresciuta in Messico tra la realtà della campagna e le stimolanti immagini della città. Si laurea in scienze della Comunicazione Umana ma ha il bisogno di conoscere le realtà fuori dal suo contesto, questo la porta a sperimentare altri mezzi di comunicazione come sono le immagini, cibo e colori. Si affaccia al food design ed è lì che capisce per che il processo è la parte più importante del prodotto, questo la porta a specializzarsi in psicologia clinica e in particolare come facilitatore dei processi centrati sulla persona.
Mauro Bubbico
designer e docente / AGI, ISIA Urbino, Abadir Catania, Free University Bolzano /
Mauro Bubbico è nato a Montescaglioso (Matera) dove vive e lavora dal 1986 come grafico professionista. Tra i campi d’intervento privilegia il design finalizzato all'educazione sociale e alla sostenibilità ambientale. Nel corso degli anni i suoi interessi, le ricerche sui luoghi e i loro abitanti lo hanno portato alla definizione di un linguaggio grafico efficace e contemporaneo adatto a raccontarli e a valorizzarli per favorire lo sviluppo umano, economico e culturale, convinto che la cultura grafica è, prima di tutto, capacità di costruire grandi narrazioni. È docente di Progettazione Grafica all’Isia di Urbino, all'Isia di Faenza, all’Abadir di Catania e alla Free University Bozen-Bolzano. È socio Aiap (Associazione italiana design della comunicazione visiva) e membro AGI (Alliance Graphique Internationale). Mente locale e grafica utile — Mauro Bubbico può essere considerato il vero erede della cultura visiva popolare italiana che si è formata nella tradizione dell’Italia agricola pre e post bellica e che ancora oggi vive in alcune risacche dell’entroterra nazionale. Risacche per nulla minori ma che, anzi, si fanno portatrici di un’identità italiana genuina, quasi arcaica e che fonda su icone salde i propri presupposti. La cultura politica, religiosa, sociale, antropologica trovano nei progetti grafici di Mauro Bubbico uno spazio di evidenza, un modo per poter riportare i temi della grafica su quell’aspetto sociale che è responsabilità civile, partecipazione, e anche, se necessario, dissenso. (https://www.maurobubbico.it/)
Che cos’è un luogo? Una comunità? Un quartiere? E quanti modi ci sono per raccontarli?
In questo laboratorio [gratuito] indagheremo assieme a Mauro Bubbico e Paolina Nava il quartiere Libertà di Bari attraverso progetti fotografici, tipografici, di immagini, di scrittura. Pensare alla Cultura come bene comune, motore di progresso economico e civile. Mostrare come il design grafico può contribuire alla costruzione e diffusione di una cultura inclusiva, non-violenta e antimafia.
Gli argomenti trattati riguarderanno il linguaggio grafico, le tecniche narrative, l’accostamento dei molteplici livelli di significato delle immagini, le possibili combinazioni, gli stili d’impaginazione, le forme del giornale, le ipotesi di altre forme di comunicazione in stretto riferimento al tema specifico.
Il tema proposto sarà orientato per sviluppare una narrativa del reale.
Il workshop privilegerà lo sviluppo di una comunicazione costruita in funzione educativa indirizzata alla produzione di un progetto editoriale a partire dalla ricerca sul campo improntata alla raccolta di materiali esistenti o semilavorati. La comunicazione visiva sarà orientata a favorire l'ascolto di voci per stimolare "ragionamenti collettivi", a sviluppare processi di condivisione e partecipazione sociale. La funzione informativa del design grafico dovrà essere mixata con gli aspetti più emozionali che fanno riferimento alla memoria e all’identità.
Realizzazione del secondo numero del giornale di quartiere e sperimentazione di altri possibili forme di comunicazione per declinare il progetto editoriale. Organizzazione laboratorio di presentazione, di diffusione e partecipazione attiva dei soggetti esterni coinvolti nel progetto – gruppi, associazioni e famiglie del quartiere.
Durante il workshop si realizzerà il secondo numero del magazine sviluppato un anno fa.
✨ CONTESTUALIZZAZIONE
Il progetto finale sarà improntato al racconto di realtà marginali, nascoste, poco considerate ma ricche di senso e di spunti narrativi. Le tematiche saranno legate alla dimensione di vita cittadina del quartiere, alle speranze e ai sogni dei suoi abitanti, alla vita della comunità, alle aspirazioni e alle aspettative delle persone.
↓ 🗒 ANALISI E RICERCA APERTA
Il laboratorio sarà diviso in 3 fasi distinte, ognuna delle quali strutturata per produrre documenti cartacei e web.
↓ 📌 PRIMA FASE
Analisi del tema; ricerca teorica e bibliografica, mappatura dei luoghi pubblici d’interesse, biblioteche, archivi privati e pubblici; case history, analisi sul campo. Valutazione e analisi dei dati raccolti, elaborazione del tema e valutazione delle possibili connessioni con altri temi di riferimento.
↓ 📌 SECONDA FASE
Progettazione: analisi delle forme di pubblicazioni editoriali eminenti dal punto di vista della struttura del racconto e dell'espressione visuale; raccolta e pubblicazione di gallerie tematiche divise per tipologie; presentazione dell'intero progetto; verifica dei prototipi.
↓ 📌 TERZA FASE
Gestione e valutazione: organizzazione laboratorio-mostra di presentazione, di diffusione e partecipazione attiva dei soggetti esterni coinvolti nel progetto e delle comunità di riferimento.
↓ 💣 MATERIALI NECESSARI
Computer, pacchetto Adobe, stampanti formato A4 e A3, sketchbook, matite, penne, colla, forbici, post-it
Indice del primo numero:
I sapori di liberdade (personaggi da raccontare)
I sogni di libertà
I’è chessela realtà
Dove gioca Libertà (infanzia)
Offerta del giorno (mercati)
Manifattura Tabacchi in Bari (architettura)
Elogio delle mani
Tracce di Quartiere
Il confine è oltre (confini e influenza nel quartiere)
Crediti:
Questo laboratorio è realizzato grazie al contributo di Reti Civiche Urbane e fa parte del programma di eventi della rete civica urbana di Libertà.
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