L a S c u o l a O p e n S o u r c e
S O S
didattica / x — @ La Scuola Open Source – Bari
Valentina Nitti — Graphic Designer & Type lover
Antonio Lionetti — Designer & Youth worker
Valentina Nitti
Graphic Designer & Type lover /
Valentina Nitti termina i suoi studi allo IUAV di Venezia dove si avvicina alla ricerca storica e sviluppa un forte interesse per la storia della tipografia, approfondendo in particolare gli anni trenta del Novecento. La tipofilia, recentemente diagnosticata, le rende impossibile passeggiare senza notare insegne e iscrizioni presenti nelle città, riportandola in tempi passati e ad acquistare vecchi artefatti a stampa nei mercatini. “Più si conosce e più si è creativi” è il suo mantra e per questo non vuole mai smettere di studiare. Quando non si perde tra le lettere si dedica principalmente alla progettazione di prodotti editoriali e nel tempo libero disegna caratteri tipografici e illustra i suoi pensieri.
Antonio Lionetti
Designer & Youth worker /
Antonio Lionetti si laurea in Disegno Industriale al Politecnico di Bari, interessandosi di progettazione grafica e comunicazione visiva. Studia e cresce nel mito di Bruno Munari e Giovanni Lussu, da cui attinge la curiosità verso la stimolazione della creatività, l’uso del pensiero laterale, l’importanza dell’errore, della manualità e della condivisione. Nel 2015 atterra in Romania per un progetto di volontariato realizzando e conducendo laboratori artistici su segni, forme, colori, materiali, scritture e teatro forum, con lo scopo di creare “una rottura culturale” per bambini e ragazzi delle scuole e gli ospedali di Bucarest. Oggi disegna e progetta sistemi di identità visive e prodotti editoriali per imprese e associazioni.
“Che bambini ragionevolmente alfabetizzati (ma che ancora non utilizzano la scrittura in modo meccanico) possano intanto divertirsi a manipolare la scrittura e quindi realizzare una sintesi stimolante tra espressione figurativa e espressione che si serve della scrittura come pura trascrizione del linguaggio. Quindi non testi illustrati da disegni, né illustrazioni commentate da didascalie; ma le due cose insieme.”
-Giovanni Lussu (1999)
Siamo abituati a pensare ad alcuni strumenti e conoscenze apprese in modo scontato, circostanziale e immutabile. L’alfabeto è fra queste. Imparato sin da età infantile in maniera meccanica è scelto come strumento di trascrizione in modo arbitrario dalla società contemporanea. Esiste la possibilità di abbattere tale meccanicità ed arbitrarietà, sconfiggere la tirannia dell’alfabeto per utilizzarlo in tutte le sue possibilità espressive. Imparare a disimpararlo è il primo passo. Adottiamo un pensiero divergente ad ogni conoscenza e strumento per scoprirne tutte le sue potenzialità.
OTEBAFLA è un percorso al contrario: scriviamo per disegnare e impariamo a disimparare. Ripercorrendo a ritroso la storia delle scritture figurative e alfabetiche ne scopriamo le peculiarità espressive (codice maya, geroglifici, ideogrammi cinesi, scrittura araba, alfabeto latino). Impugniamo i pennelli e diamo vita a “poesie disegnate” fatte di nuovi segni.
Il percorso si concluderà con la realizzazione di un poster che esalti il gesto: creatore di segni e scritture. Per partecipare a questo workshop non sono richieste competenze specifiche, chiunque può partecipare, purché disponga di un laptop con software di editing per immagini installato. Il resto dei materiali utili saranno forniti durante il workshop.
I partecipanti a fine corso avranno acquisito fondamenti di comunicazione visiva e grafica, una metodologia progettuale basata sulla destrutturazione di un concetto, saranno in grado di applicare il pensiero divergente e riconoscere nell’alfabeto nuove potenzialità visive ed espressive.
Sitografia / Bigliografia:
→ Giovanni Lussu, La lettera uccide, 1999
→ Bruno Munari, Da cosa nasce cosa, 1992
→ Adrian Frutiger, Segni e simboli, 1978
→ Roy Harris, La tirannia dell'alfabeto, 2002
Giorno 1
→ Introduzione ai diversi alfabeti e scritture figurative esistenti, e discussione aperta sull’espressività dei codici mostrati.
→ Esercizi espressivi per prendere dimestichezza con gli strumenti di disegno a mano libera.
→ Realizzazione di poesie disegnate dando forma al significato di una o più parole assegnate, a mano libera.
Giorno 2
→ Analisi e riflessione sugli output realizzati nel giorno precedente.
→ Individuazione e scannerizzazione delle lettere/simboli con maggiore espressività.
→ Progettazione di poster con il materiale scansionato attraverso un software di editing per immagini.
→ Allestimento in sede di una Aperi-mostra del lavoro svolto durante il workshop.
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