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didattica / x — @ La Scuola Open Source (Bari)
Guido Chiefalo — Art Director @ United Nations - FAO
Guido Chiefalo
Art Director / United Nations - FAO
Guido Chiefalo è un designer Italiano, nato a Roma nel 1986. Ha ottenuto una laurea magistrale in Design della Comunicazione al Politecnico di Milano con una tesi sulla semiotica dal titolo “Il Disegno nel progetto” e ha una laurea triennale in Disegno Industriale presa alla “Sapienza di Roma’. Inizia il suo percorso professionale nel 2008 lavorando nella comunicazione digitale, nelle strategie e nelle architetture di marca, nell’animazione e nella direzione creativa per prodotti digitali, cartacei e d’arredo tra Milano, Londra e Roma. Ha collaborato con alcune tra le migliori agenzie di comunicazione di marca, d’arredamento e della pubblicità come: INAREA, McCANN, SODA Studio, Slamp, Lago e Moroso. Attualmente lavora come Direttore Creativo presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO).
Fino a dove si possono spingere i limiti della comunicazione visiva? Come facciamo ad apprezzare il contenuto di un’immagine pubblicitaria, il messaggio di un manifesto, di un poster, o l’attività social di un brand, se spesso questi elaborati rientrano in categorie semantiche già prestabilite? Chi decide queste categorie, chi impone ai progettisti come punti fermi su cui costruire la quasi totalità della comunicazione, queste strategie e questi processi analitici? Analizzare un prodotto comunicativo, con occhio critico ed attento, permette al progettista di capire sia le regole strutturali che gli elementi chiave con cui l’artefatto viene assemblato, ma siamo sicuri di esserci spinti davvero al confine? Possiamo dire con certezza se il limite visuale raggiunto sia davvero “l’orlo della galassia esterna” o se esiste un’intera galassia inesplorata dopo quella da noi conosciuta e navigata? Può la P2-Propaganda Progettuale lavorare sotto traccia per ribaltare e per portare alla luce il significato nascosto della comunicazione stereotipata?
(Rispondere ad una domanda con una domanda, non ti fornirà mai una risposta, ma ti farà continuare a cercarla.)
Progettare un elaborato grafico che spinga il confine del significato al limite, stravolgendo la semantica e lo stereotipo comunicativo in modo da realizzare un artefatto che esca fuori dagli schemi e dalle logiche stilistiche di partenza. Lavorare sul limite del segno per portarlo, stravolgendone il significato, nella parte ancora non esplorata della comunicazione visiva.
Nella prima fase, la comprensione strutturale di un elaborato comunicativo (Poster, ADV, Branding, etc.) nella percezione dei suoi messaggi impliciti ed espliciti. Nella seconda fase un’analisi profonda della semantica ed uno stravolgimento sul piano concettuale per provare a ribaltare il piano del significato ed approdare, forse, nella “galassia” ancora sconosciuta.
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