Innovario è un progetto sperimentale per un Dizionario dell'Innovazione: una riflessione su come progettare nuovi dizionari e su come definire i significati di quelle parole entrate a far parte di una nuova quotidianità sociale, lavorativa, culturale. Pur rispondendo al bisogno comunicativo di “dare un nome alle cose”, non sempre o non univocamente ne permettono la comprensione. Nato dalla collaborazione tra La Scuola Open Source e DOCUS - comunicazione visiva e azioni documentarie, Innovario è un’azione per documentare i laboratori XYZ2018, riflettere sui muri della in/comprensione, sulla molteplicità di significati ed esperienze, ed impegnarsi nella costruzione di ponti di significato tra persone e contesti.
Ogni giorno affrontiamo il significato di una parola e lo facciamo con i partecipanti di XYZ2018 che saranno chiamati a scrivere la propria definizione. Accanto a loro, un contributo extra di un ospite ogni giorno diverso al quale abbiamo chiesto di raccontare il momento “touchpoint” di quando ha esperito, scoperto e toccato con mano, il mondo a cui fa riferimento la parola data.
Giorno 05 / venerdì 27 luglio 2018
La parola è GOVERNANCE, l’ospite speciale di oggi è Nunzia Coco.
La storia, di Nunzia Coco
Studiando management, mi sembrava che GOVERNANCE fosse la parola più utilizzata in tutte le materie. Chi si occupava di finanza, di modelli statistici o di organizzazioni utilizzava questa parola continuamente. All’interno di queste accezioni però sentivo sempre mancare l’idea sottesa: chi conduce chi, dove e perché le decisioni avvengono seguendo un modello dato che pare inopinabile? Provenendo da da studi diversi, mi pareva che nel design non avesse mai avuto la stessa rilevanza. Forse che nei processi creativi, i principi, le regole e le procedure che riguardano la gestione degli stessi possono avvenire secondo modelli diversi da quelli proposti per le organizzazioni e la finanza? Forse che si potrebbero mettere in discussione? Ed è così che nel laboratorio Z del 2016 abbiamo pensato a dei modelli nei quali non sia necessario che un gruppo ristretto prenda le decisioni, ma su come queste possano essere prese da un gruppo decentralizzato (come una community) basato su pratiche deliberative e progettuali dei soggetti coinvolti. Abbiamo cercato di capire come costruire un processo che permettesse di sovvertire e creare nuovi “ordini”, rilevando poi e vivendo il conflitto e il grande sforzo che questi modelli richiedono. Per riuscire nell’intento, la conversazione e l'ascolto erano elementi essenziali che permettevano di prendere le decisioni. Ma che fatica! La governance, in particolare se partecipativa, non è affatto affare facile: è un prodotto culturale che, come tale, ha bisogno di costante manutenzione in ragione della sua complessità. È necessario quindi impegnarsi insieme in uno sforzo che continui ad alimentare nuovi dialoghi e nuove progettazioni. Forse in progettazione questa parola è usata poco perché serve a costruire nuovi immaginari e nuove narrazioni, quindi a riempire di significati quei modelli. Non dimentichiamocelo quando progettiamo!
Le definizioni, di alcuni partecipanti ad XYZ2018
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Con la parola Governance ci si riferisce all’insieme dei principi, delle regole e delle procedure che riguardano la gestione e il governo di una società, di un’istituzione, di un fenomeno collettivo (WIKIPEDIA)..ma da parte di chi? E perché?
La parola denota un sistema di conduzione, una modalità di direzionare le intenzioni, sottende il fatto che ci siano dei principi e che questi possano condurre società, enti, istituzioni e fenomeni verso delle ricadute per sé stessi e per la società in cui sono inserite. La parola ogni tanto stride alle mie orecchie, perché spesso è utilizzata per parlare di come altri dovrebbero occuparsi della nostra società. Quindi voglio aggiungere PARTICIPATORY. La Partecipatory Governance abilita la connessione tra individui competenti nelle comunità locali che potranno costruire insieme un “capitale sociale” necessario per affrontare le problematiche reali, grazie alla costruzione di relazioni basate sulla fiducia e sulla comprensione reciproca.
Nunzia Coco
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Democracy is not a spectator sport.
Serena Defilippo
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Governance è il modo in cui un gruppo prende le decisioni e funziona. Si tratta della complessa geometria di processi e relazioni che producono il senso comune condiviso all’interno di un gruppo. La governance è funzione dell’identità. Ma allo stesso tempo l’identità, nel tempo, muta in funziona della governance.
Alessandro Tartaglia
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Governance: algoritmo decisionale collettivo.
Daniela Gambetta
04
Governance è il sistema che regola i processi e le organizzazioni.
Rosario Castellana
05
Governance è avere la soluzione ancor prima di riscontrare un problema.
Camillo Frigeni
06
Governance è quando tua madre ti dice che è già pronto in tavola ma poi devi apparecchiare tu.
Maite Nannini
07
Governance è la forma del governo della biopolitica (la politica della/sulla vita). In quanto forma, è ambivalente - dipende da chi, come e su chi usa il potere. È controllo e comando sui flussi quando chi governa è il capitale, e chi è governato sono le moltitudini. Ma è anche autorganizzazione, autogoverno e dispositivo di liberazione del possibile (Governance del Comune) quando sono le moltitudini a governare se stesse - grammatica della moltitudine, taac.
Marco Spagnuolo
08
Governance è quando sulla nave nessuno ha dubbi su chi sia il Capitano, non per imposizione, ma per naturale conseguenza di merito riconosciuto all’unanimità.
Matteo Gambini
09
A un certo punto al posto di istituzioni – e tutte le famose cose pesanti – ho cominciato a sentire usare governance che mi sembra un modo flessibile usato per indicare la privatizzazione delle istituzioni.
Daniele Capo
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Il concetto di governance potrebbe considerarsi alla stregua di una nave senza nocchiero e senza tempesta
Alessio Palmisani
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Governance è come quando tutti vogliono andare al mare ma tu sei l’unico ad avere la macchina! (societario de che?!)
Luana Martino
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Governance è reciprocità. Tensione e Conversazione generativa capace di valorizzare risorse tacite. Rispondere ad una domanda di senso con l’esigenza di dare voce a un’intelligenza collettiva.
Claudio Nicola Biancofiore
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Un fitto complesso di decisioni pesate diversamente che muovono la macchina.
Alessandro Miracapillo
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Nunzia Coco - bio
Ricercatrice in Innovation Management all’Università Ca’ Foscari di Venezia, si occupa di open innovation e innovazione sociale. Ha insegnato Fondamenti di progettazione per la comunicazione visiva all’interno del corso di Laurea triennale di Disegno Industriale presso IUAV, a Venezia e Basic design presso l’ISIA di Urbino. Ha lavorato come innovation specialist in Ericsson e come advisor per H-FARM Ventures.