7 giorni, più uno per la restituzione.
3 laboratori in contemporanea,
ognuno dei quali ha 2 output.
I laboratori collaborano innestandosi con le diverse competenze che li contraddistinguono. Questa interazione è osmotica e imprevedibile, ma può essere facilitata.
Per questa ragione abbiamo immaginato una sinsemia che possa rappresentare la complessità di ciò che stiamo per fare.
La composizione si legge dal centro verso l'esterno.
I cerchi concentrici, in grigio chiaro e bianco, rappresentano la scansione dei giorni.
Le tre aree di uguale superficie in cui è divisa la composizione, definite da un colore specifico, rappresentano i laboratori che si svolgono in contemporanea.
All'interno di queste aree sono presenti due tipologie diverse di "pallini": la prima è caratterizzata da 2 fattori, dimensioni maggiori e tinta unica; la seconda invece ha dimensioni inferiori ed è (solitamente) divisa in due colori.
Si tratta degli output, quelli primari (più grandi) e quelli secondari (più piccoli e frutto dell'interazione dei laboratori).
Output primari:
x: identità e sito web
y: sistema d'accessi e bacheca digitale
z: programmazione condivisa e coworking
Output secondari:
x+y: gestione dei dati, interazioni sito-luogo / comunicazioni sulla bacheca
y+z: proposizione attività fatta in loco / calendario attività partecipate in loco / gestione accessi eventi / gestione accessi coworkers / gestione accessi ospiti
x+z: wayfinding / adesione al coworking online / calendario attività partecipate online / raccolta proposta e idee / da idee a attività
Tra gli output sono tirati degli archi: questi rappresentano le collaborazioni tra i diversi gruppi di lavoro, relative allo sviluppo di quello specifico output.
Ogni giorno dalle 9.30 alle 10.30 c'è l'assemblea pleanaria in cui i diversi gruppi di lavoro si aggiornano reciprocamente sullo stato delle cose e su ciò che stanno per fare.
Ogni giorno, ciascun gruppo, a fine lavori, compila 2 semplici slide (una relativa a cosa ha fatto e una a cosa farà l'indomani) che poi saranno analizzate la mattina seguente nell'assemblea plenaria.
Man mano che i lavori procedono, ciascun gruppo di lavoro aggiorna il "diario di bordo" (un documento condiviso) che tiene traccia delle attività dei vari gruppi in tempo reale - uno strumento utile a ciascun gruppo per tenere costantemente d'occhio ciò che fanno gli altri, in modo da potersi cordinare con loro.
Il 30 luglio (ottavo giorno) alle 18.00 è previsto un evento pubblico (aperto a tutti), presso Officina degli Esordi, in cui saranno presentati e raccontati i risultati dei tre laboratori e del workshop LUCity (l'installazione luminosa).
Ma non finisce qui: nel corso di XYZ2018 ci sarà anche Innovario, progetto sperimentale per un Dizionario dell'Innovazione: una riflessione su come progettare nuovi dizionari e su come definire i significati di quelle parole che sono entrate a far parte di una nuova quotidianeità sociale, lavorativa, culturale.
Il nostro lessico si è arricchito negli ultimi anni di nuove terminologie, nuove parole e sintagmi, o anche semplicemente nuovi significati per vecchi lemmi. Cambia l’equilibrio tra le lingue, il modo in cui l’una entra nell’altra aprendo porti intercontinentali. Nelle composizioni cambia il rapporto tra soggetti e verbi sempre più sostantivizzati. Aumenta la complessità del mondo, o forse ci è solo più urgente trovare nuove forme ed espressioni per descriverlo.
La prima azione del progetto Innovario è questa di farsi Diario, distribuito durante i laboratori XYZ2018, che raccoglierà i primi imput fondamentali per la successiva costruzione del Dizionario, uno spazio web, per accogliere nuove parole, definizioni e storie da parte di tutti.
Ogni giorno affrontiamo il significato di una parola e lo facciamo con i partecipanti di XYZ2018, la pluralità delle loro esperienze, e con le storie raccontateci ogni giorno da una voce diversa e speciale.
Innovario è un progetto nato dalla collaborazione tra La Scuola Open Source e DOCUS - comunicazione visiva e azioni documentarie, per documentare i laboratori XYZ2018 riflettendo sull’abbattimento dei muri di incomprensione e sull’impegno a costruire ponti di significato tra persone.