L a S c u o l a O p e n S o u r c e
S O S
teachings / x — @ Officina degli Esordi, Spazio 13 (in dettaglio nel calendario)
Fabio Caccuri — Curatore, Project Manager @ La Scuola Open Source, Con.divisione, Officina dell’Arte, Fòcare
Giuseppe Santoro — Art Director, Progettista e illustratore @ Odd Ep Studio, V-Roots, MAG
Giovanni Abbatepaolo — Progettista, Creative Coder @ SOS
Alessandro Caccuri — Designer @ La Scuola Open Source, Con.divisione, Officina dell’Arte
Fabio Caccuri
Curatore, Project Manager / La Scuola Open Source, Con.divisione, Officina dell’Arte, Fòcare
Laureato in Graphic-Design alla LABA di Rimini e nel corso magistrale in Arti Visive allo IUAV di Venezia. Videomaker e curatore indipendente, ideatore e organizzatore di workshop, residenze e percorsi di co-progettazione e produzione artistica. Cura progetti sperimentali e interdisciplinari, facilita processi decisionali orizzontali in comunità intermittenti e collettivi. Nella sua ricerca sviluppa eventi estemporanei ed espositivi nei quali metodo e persone sono tesi alla sperimentazione di nuove modalità di interrelazione. Direttore artistico del MAUL! - Il Castello Contemporaneo, un Centro di Ricerca e Produzione Culturale a Mola di Bari.
Giuseppe Santoro
Art Director, Progettista e illustratore / Odd Ep Studio, V-Roots, MAG
Founder e Direttore Creativo dal 2009 di Odd Ep Studio Collective. Socio fondatore dell’Ass. Culturale V-Roots che si occupa della diffusione delle arti urbane con lo scopo di favorire l’incontro tra la cittadinanza e i fenomeni artistici metropolitani emersi negli utlimi decenni. Collabora sin dalla sua fondazione con il Comune di Bari per iniziative atte al recupero urbanistico e alla riprogettazione di spazi urbani. Dal 2016 con l’APS MAG si occupa di promozione e valorizzazione del design, della fotografia e della progettazione grafica. Dal 2019 è docente di IDEAcademy e coordinatore di “Worktable”, tavoli ibridi che esaltano l’eterogeneità cercando di elettrizzare il pensiero funzionando come “abicì” da costruire e sperimentare insieme.
Giovanni Abbatepaolo
Progettista, Creative Coder / SOS
Giovanni Abbatepaolo (classe '95) è un progettista multidisciplinare. Laureato in Progettazione Grafica e Comunicazione Visiva all'ISIA di Urbino, lavora all'intersezione tra grafica, programmazione, architettura dell'informazione, UI e UX. Dal 2019 è docente di grafica e tipografia generativa per La Scuola Open Source e altre istituzioni.
Alessandro Caccuri
Designer / La Scuola Open Source, Con.divisione, Officina dell’Arte
Sono Alessandro Caccuri e non amo definirmi. Posso dire con certezza che mi sono laureato in comunicazione visiva e industrial design presso UNIRSM con una tesi intitolata “TRACCE e DERIVE”: archivio della memoria collettiva, una metodologia d’indagine alternativa per lo sviluppo di nuovi linguaggi per definire e reimmaginare i luoghi del nostro quotidiano attraverso la cartografia. Mi interessa la sperimentazione in processi a cavallo tra arte e progettazione.
In occasione di “PUBLIC ART ON A HUMAN SCALE”, una tre giorni di non-conferenza dedicata all’arte urbana nel territorio pugliese e non solo, organizzata da Pigment Workroom con il sostegno della Missione U.S.A in Italia, verrà avviato un percorso di co-progettazione intorno ai temi del patrimonio culturale e dell'arte pubblica, perseguendo una visione slegata dal concetto di Street Art troppo spesso associato a progetti istituzionali e di decoro urbano che sfociano purtroppo in processi di gentrificazione e turistificazione.
Gli ospiti e i relatori nazionali ed internazionali invitati alla non-conferenza che precede l’inizio del laboratorio contribuiranno con la loro esperienza sia alla discussione e all’analisi delle tematiche proposte nonché alla raccolta di dati. Come base di ricerca, inoltre, si potrà contare su lavori di mappatura dell’arte urbana già avviati sul territorio barese.
Un breve workshop, che permetterà di aprire uno spazio di discussione su temi legati ai linguaggi visivi nel contesto urbano, tra persone con proprie motivazioni e specifici interessi. La passione, l’interesse e l’impegno dei partecipanti, guidati dalle figure dei facilitatori/conduttori ma autonomi durante l’attività, saranno i primi strumenti utili per generare risorse, valore, ma anche per avviare un processo di confronto collettivo e individuale in modo creativo. La tecnica utilizzata per l’attività sarà l’Open Space Technology, un metodo (di lavoro e di facilitazione) ideato dal docente Harrison Owen per coinvolgere gli individui della progettazione di esperienze e servizi.
Gli output progettuali scaturiranno dal processo collettivo e delle esigenze delle e dei partecipanti. Potranno quindi assumere la forma di una fanzine, di un poster, di una performance, di un documento strategico o altro ancora.
3 dicembre
Presso Officina degli Esordi
• Non-conferenza
• Brainstorming
• Discussione e raccolta materiali
4 dicembre
Presso Spazio13
• Divisione in gruppi per affrontare i vari temi emersi durante il primo brainstorming + Inizio progettazione.
• Progettazione output
5 dicembre
Presso Spazio13
• Analisi dei dati e finalizzazione degli output progettati.
il programma completo della non-conferenza con tutti gli appuntamenti nel dettaglio è consultabile qui: cutt.ly/wTBdFvA
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