L a S c u o l a O p e n S o u r c e
S O S
teachings / x — @ La Scuola Open Source (Bari)
Caterina Giansiracusa — Artista visiva - insegnante - assistente @ PlanteSorcières - Edhea Ecole de Design et Haute Ecole d’Art du Valais (Sierre - CH) - EPFL (Lausanne - CH) - School of Commons (Zurich - CH)
Andrea Herrera Poblete — Artista visiva – fotografa @ collettivi artistici Caja de Cartón, Colectiva VAMP, Mesa8, Cooperativa de Fotógrafas, PlanteSorciéres
Anne-Laure Franchette — Artista visiva @ gruppo di studio interdisciplinare TETI (textures and experiences of trans-industriality) - VOLUMES, independent artistic book fair, Zurich -
Ancuta Cristina Petrescu — Studentessa - giardiniera
Caterina Giansiracusa
Artista visiva - insegnante - assistente / PlanteSorcières - Edhea Ecole de Design et Haute Ecole d’Art du Valais (Sierre - CH) - EPFL (Lausanne - CH) - School of Commons (Zurich - CH)
Vivo e lavoro tra l'Italia e la Svizzera. Ho studiato scultura a Torino (BA e MA) all'Accademia Albertina e ho trascorso un anno di approfondimento alla Burgiebieschenstein Kunsthochschule di Halle-Saale (DE), poi ho studiato Arte e Sfera Pubblica nel programma di master MAPS all’ EDHEA di Sierre (CH). Ho trascorso la mia infanzia a Biella, a stretto contatto con un ambiente naturale, in un paesaggio fatto soprattutto di montagne e fiumi, dove ho avuto la possibilità di confrontarmi con il mondo materiale e vivere il suo tempo. Da quel periodo è nato il mio interesse nell'indagare le relazioni che noi (esseri umani) possiamo stabilire con il mondo più che umano. Questo interesse influenza profondamente il mio lavoro e mi ha portato a mettere in discussione il mio rapporto con i materiali. Ho esposto il mio lavoro in Italia e all'estero, e ho preso parte a diversi progetti di collaborazione. La collaborazione è un aspetto importante della mia pratica, con altri artisti ma non solo: per me fare è sempre fare-con e la possibilità di essere contaminati è fondamentale. Faccio parte del collettivo PlanteSorcières (https://plantasbrujas.art.blog/) con Andrea Herrera Poblete, in cui mi occupo di pratiche di resistenza in relazione a pratiche di cura, di interazione tra il mondo vegetale e le conoscenze popolari come pratiche di opposizione al sistema capitalista di produzione con un approccio femmminista.
Andrea Herrera Poblete
Artista visiva – fotografa / collettivi artistici Caja de Cartón, Colectiva VAMP, Mesa8, Cooperativa de Fotógrafas, PlanteSorciéres
Vive e lavora tra le regioni del Biobío e dell'Araucanía. Laureata in Belle Arti (Universidad de Chile) e Master in Arte e Sfera Pubblica (Edhea, Svizzera). Realizza progetti fotografici autoriali e collettivi, principalmente incentrati sui processi collaborativi e sulla creazione collettiva. La sua pratica artistica si muove tra fotografia, educazione, processi editoriali, ricerca artistica con un approccio femminista e lavoro sul territorio basato sulla collaborazione. https://andreahp.hotglue.me/
Anne-Laure Franchette
Artista visiva / gruppo di studio interdisciplinare TETI (textures and experiences of trans-industriality) - VOLUMES, independent artistic book fair, Zurich -
Anne-Laure Franchette (vive e lavora a Zurigo) ha studiato belle arti all'Università delle Arti di Zurigo, scenografia all'Università delle Arti di Londra e storia dell'arte all'Università di Parigi X. Dal 2018 fa parte del gruppo di ricerca interdisciplinare TETI, che esplora texture ed esperienze di trans-industrialità. È co-fondatrice e direttrice artistica di VOLUMES, un'organizzazione no-profit dedicata all'editoria d'arte. A Zurigo, ha anche avviato la Zurich Art Space Guide e il collettivo BadLab. Tra le mostre recenti a cui ha partecipato: Temporary Works (2021), Kunstkasten Winterthur CH (personale); Ghost Ship (2021), Kulturfolger Zurich, CH; Re-sentir tous les jours, techniques de résistance (2020/21), Mécènes du Sud, Montpellier, FR; Imagine the Past - Reflecting the Future (2020/21), Dienstgebäude, Zürich, CH; true grid irl (2020), unanimous consent, Oerlikon, CH; Oops a Daisy! (Urban Management Remix) (2020), Dietikon Projektraum, Dietikon, CH; Les Mauvaises Herbes Résisteront (2020/21), CACN, Nîmes, FR; Modern Nature 2 (2020), La Becque, La Tour de Peilz, CH; Habitat (2020), Public Art Biennial, Morcote, CH; Return to Rome (2019/20) Istituto Svizzero, Roma, IT.
Ancuta Cristina Petrescu
Studentessa - giardiniera /
Ancuta Cristina Petrescu studia a Torino Scienze Forestali al dipartimento di Agraria dell'Università degli Studi di Torino. Ancuta è arrivata allo studio della Botanica e delle Scienze Naturali dopo un precedente percorso in Belle Arti e Scienze Gastronomiche. Il suo interesse per l'arte e la cucina l'ha portata a viaggiare per approfondire le sue conoscenze a contatto con altre culture e sviluppare le sue abilità pratiche. La conseguente decisione di dedicarsi allo studio delle Scienze Naturali nasce dalla sua personale attitudine a connettere diversi campi e discipline, nel tentativo di approfondire, anche attraverso il lavoro pratico, lo studio della realtà al fine di instaurare un discorso corale e inclusivo. Il suo percorso formativo e lavorativo si è sempre basato sul lavoro collettivo; lo scambio e l'interazione con altre persone e comunità, anche molto lontane tra loro, costituisce parte integrante della sua pratica.
Il workshop si propone come un luogo di riflessione sulla costruzione di narrazioni collettive e sulla loro inclusività. L’idea è quella di lavorare alla realizzazione di una fanzine pensata come un luogo di resistenza e di sperimentazione di pratiche di narrazione differenti. Partendo da una riflessione iniziale sulle pratiche di cura e mantenimento come strategie di resistenza andremo ad osservare il funzionamento di realtà quali le banche dei semi e organizzazioni autogestite di libero scambio delle sementi, indagando anche quali strategie di resistenza vengono messe in atto dal mondo vegetale e come possiamo farle nostre nella costruzione di una narrativa collettiva.
• Realizzazione di una struttura narrativa inclusiva attraverso un processo di negoziazione
collettiva
• Introduzione ai processi di conservazione e mantenimento del materiale biogenetico e ai
conseguenti metodi di archiviazione
• Osservazione del mondo vegetale e dei suoi funzionamenti e traduzione delle osservazioni
svolte in metodologia di lavoro
• Riflessione sul concetto di cura e analisi del come tradurlo
• Osservazione e racconto di pratiche di resistenza
• Introduzione alla storia e all’uso politico della fanzine da parte di Anne-Laure Franchette
• Introduzione alle pratiche di resistenza attuate dal mondo vegetale da Ancuta Cristina Petrescu
• Approfondimento sulla fanzine e mini lezione pratica sulla cianotipia autoprodotta da Andrea
Herrera Poblete
• Presentazione della ricerca “A thousand times we will grow” in collaborazione con School of
Commons- Zurich e del progetto PlanteSorcières (https://plantasbrujas.art.blog/)
• Caterina Giansiracusa si occuperà di facilitare il workshop e i processi di traduzione
dell’esperienza e delle informazioni in metodologia di lavoro.
A fine corso, i partecipanti porteranno a casa una fanzine e avranno partecipato a un processo di costruzione di una narrazione inclusiva attraverso processi di negoziazione e collaborazione collettivi, dopo aver investigato pratiche di cura e resistenza in relazione al paesaggio e al mondo vegetale.
Primo giorno
• mattina
Presentazioni + introduzione al laboratorio,
prima esplorazione del tema: tavola rotonda sul tema della resistenza e primi input
Incontro con Anne-Laure Franchette : incontro sulla storia e sull’uso politico della Fanzine
• pomeriggio
Incontro con Anca: introduzione sulle pratiche di resistenza del mondo vegetale
Primo brainstorming, raccolta prime idee, divisione in gruppi di lavoro/discussione
Secondo giorno
• mattina
Prima raccolta e scambio di materiale, discussione
• pomeriggio
Definizione dei gruppi di lavoro e dei temi, raccolta materiale, tavola rotonda
Terzo giorno
Produzione della fanzine
Nota 1: potrebbe svolgersi una visita specifica in un luogo inerente al tema ma sono da verificare le condizioni temporali adatte.
Nota 2: è prevista una serata di visione di film inerenti al tema, la serata verrà concordata con i partecipanti.
Nota 3: la domenica ci sarà una presentazione finale del lavoratorio e piccolo aperitivo.
Link & Bibliografia per chi vuole approfondire il tema (non è necessario leggere per partecipare al workshop):
https://thisismold.com/space/farm-systems/the-unseen-as-fertile-ground-for-new-wisdom?fbclid=IwAR1aXJn3ekf5RYjz8E0jMKaolM1b8j2KdDyUctC-IN8gYnGlGbazMvWxjcs#zb-n
https://vimeo.com/44651102
https://monoskop.org/images/d/dd/Cesar_Filipa_2018_Meteorisations_Reading_Amilcar_Cabrals_Agronomy_of_Liberation.pdf
https://www.youtube.com/watch?v=bsIGzeGCflY
https://www.artistasdelacero.cl/archivo/
https://biodiversitapuglia.it/il-progetto-biodiverso/
http://enlacezapatista.ezln.org.mx/2005/06/30/sixth-declaration-of-the-selva-lacandona/
Gilles Clement, Piccola pedagogia dell’erba, Derive e Approdi 2015
Donna Haraway, Staying with the trouble, Duke Press 2016
Silvia Fedrici, Reincantare il mondo - Femminismo e politica dei commons, Ombre corte 2018
Vandana Shiva, Semi di Libertà, Castelvecchi 2019
Richard Mabey, Elogio delle erbacce, Ponte alle grazie, 2011
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