L a S c u o l a O p e n S o u r c e
S O S
eventi ☛ 21/06/2021 @ online
Caterina Giansiracusa — artista visiva - insegnante - assistente
Chiara Dellerba — artista
→ Lunedì 21 giugno alle 18:00
Appuntamento online Caterina Giansiracusa e Chiara Dellerba.
L'evento potrà essere seguito qui:
→ facebook.com/scuolaopensource
Caterina ci svelerà il mondo e le pratiche del progetto interdisciplinare PlanteSorcières ed introdurrà il workshop Semi, cura e resistenza in programma alla SOS dal 2 al 4 luglio, di cui sarà docente.
A seguire, Chiara ci parlerà di tre progetti legati da un filo conduttore: quello dell'immaginazione civica, del racconto e finzione a funzione della co-prototipizzazione di scenari futuri e l'idea di cittadinanza (ospitalità radicale):
PlanteSorcières è un progetto interdisciplinare che riguarda la trasmissione del sapere come atto di resistenza e il processo di condivisione come una modalità di sopravvivenza.
Ci parla di donne e piante, di medicine e rituali, si occupa di cura e mantenimento, custodisce memorie e storie individuali.
Chimera Plantarium è un programma di investigazione multidisciplinare sulle piante spontanee e il loro contributo nel ripensare il concetto di migrazione e località nel contesto di spazi urbani, reimmaginando relazioni e forme di coesistenza non organizzata fra specie diverse.
(Immagine: Letters to nature, The Chimera Plantarium herbarium, ongoing 2019, Ph. Tom Morley)
Caterina Giansiracusa
artista visiva - insegnante - assistente
/
Vivo e lavoro tra l'Italia e la Svizzera. Ho studiato scultura a Torino (BA e MA) all'Accademia Albertina e ho trascorso un anno di approfondimento alla Burgiebieschenstein Kunsthochschule di Halle-Saale (DE), poi ho studiato Arte e Sfera Pubblica nel programma di master MAPS all’ EDHEA di Sierre (CH). Ho trascorso la mia infanzia a Biella, a stretto contatto con un ambiente naturale, in un paesaggio fatto soprattutto di montagne e fiumi, dove ho avuto la possibilità di confrontarmi con il mondo materiale e vivere il suo tempo. Da quel periodo è nato il mio interesse nell'indagare le relazioni che noi (esseri umani) possiamo stabilire con il mondo più che umano. Questo interesse influenza profondamente il mio lavoro e mi ha portato a mettere in discussione il mio rapporto con i materiali. Ho esposto il mio lavoro in Italia e all'estero, e ho preso parte a diversi progetti di collaborazione. La collaborazione è un aspetto importante della mia pratica, con altri artisti ma non solo: per me fare è sempre fare-con e la possibilità di essere contaminati è fondamentale. Faccio parte del collettivo PlanteSorcières (https://plantasbrujas.art.blog/) con Andrea Herrera Poblete, in cui mi occupo di pratiche di resistenza in relazione a pratiche di cura, di interazione tra il mondo vegetale e le conoscenze popolari come pratiche di opposizione al sistema capitalista di produzione con un approccio femmminista.
Chiara Dellerba
artista
/
Chiara Dellerba è unʼartista, designer ed educatrice di base tra l'Inghilterra e l'Italia. Utilizza un approccio interdisciplinare e metodologie di ricerca participative e processuali per sperimentare tematiche legate all'ecologia, all'utopia, alla decompressione e alla reciprocità fra il mondo vegetale e quello umano.
Installazioni, azioni partecipative, e pubblicazioni sono gli strumenti che usa per investigare scenari futuri con un particolare interesse nell' attivare meccanismi che abbiano un impatto civico e sociale in contesti sia urbani che rurali.
Dal 2016 fa parte del Politicised Practice Research Group presso the School of Art, English and Drama allʼUniversità di Loughborough. Nel 2018 fonda insieme a Saria Digregorio, Flat 5 casa e centro di ricerca interdisciplinare dove si sperimentano dinamiche relazionali legate alla vita domestica.
Nel 2019 avvia Zona Planetaria, un programma multidisciplinare di ricerca e di residenze dʼartista in Puglia, che affronta tematiche come la decompressione, esperienze di svago e attività quotidiane improduttive come strumenti per attivare atti di resistenza politica contro la società della fatica.
Attualmente continua a lavorare allo sviluppo del Chimera Plantarium, un programma di investigazione multidisciplinare sulle piante spontanee e il loro contributo nel ripensare il concetto di migrazione e località nel contesto di spazi urbani, reimmaginando relazioni e forme di coesistenza non organizzata fra specie diverse.