Dall'8 al 17 luglio 2025 si è svolto Bari Città Aperta.
Qui trovi i risultati del laboratorio di ricerca e co-progettazione.
Ispiratз dalla parola in dialetto barese “adacsì” ovvero “così”, abbiamo battezzato l’ecosistema di servizi sviluppato durante il laboratorio «Adaxì».
Abbiamo ascoltato i bisogni, abbiamo decostruito le richieste dell’amministrazione comunale, abbiamo analizzato dati, persone e linguaggi. Ne è nato un ecosistema modulare e non deterministico che si adatta a casi d'uso molto diversi.
Siamo statз particolarmente attentз a sviluppare un sistema che fosse fruibile per tuttз, anche da chi è meno avvezzə all’uso degli strumenti digitali. Si tratta di un progetto pienamente nello spirito open source: non abbiamo reinventato la ruota, ma ci siamo presз la briga di connettere, tradurre, rafforzare ciò che già esisteva.
«Adaxì» è un bellissimo azzardo politico: la città di Bari ha deciso di scommettere su un utilizzo politico della tecnologia che abilita le possibilità per tuttз, rimuove ostacoli all’interconnessione e alla condivisione. «Adaxì» è un’infrastruttura pubblica e open source, e da oggi è un bene comune che mettiamo a disposizione di tuttз.
Siamo partitз da una sessione di brainstorming collettivo in cui abbiamo riflettuto in modo non strutturato sulla sfera degli eventi culturali. Sono stati cinque gli assi su cui abbiamo sviluppato la riflessione: fase di ricerca (la discussione che è a monte della realizzazione di un servizio), input, processing e output (le tre fasi del servizio stesso in termini di caricamento, elaborazione e esposizione delle informazioni), propaganda (come comunicare il servizio). Da questi abbiamo ricavato delle domande per aprire la riflessione collettiva e preparare il terreno per le fasi successive.
Abbiamo voluto indagare sulle abitudini di fruizione degli eventi culturali delle persone che ci circondano diffondendo un questionario online. Il questionario indagava sulle anagrafiche di base dellз intervistatз, sui luoghi e sulle abitudini di fruizione degli eventi, sui loro gusti e sulle preferenze.
Ci siamo accortз che le risposte venivano da persone molto legate alla nostra sfera sociale. Quindi le statistiche che abbiamo ottenuto non erano rappresentative della diversità che esiste sul territorio della Città Metropolitana di Bari. Abbiamo dunque sottoposto undici soggetti, in particolare appartenenti a minoranze non rappresentate dal nostro dataset, a questionari realizzati di persona.
Dal brainstorming e dal questionario è emersa la necessità di corredare il servizio con un documento che affermasse il valore politico del servizio stesso, e che facesse anche da faro dei valori che il servizio avrebbe dovuto rispettare nella sua implementazione. Abbiamo redatto un documento che condensasse queste informazioni e lo abbiamo arricchito con dati e visualizzazioni.
Per migliorare l’esperienza utente siamo partitз dai personas sviluppati nella fase di ricerca. Per ogni persona abbiamo mappato una blueprint e una user journey per ciò che riguarda l’interazione dell’utente con la fase di output, ovvero con il touchpoint per esporre gli eventi.
Dopodiché abbiamo fatto un backtracking delle fasi del servizio a monte (input e processing) per delineare uno schema del servizio digitale, fisico o relazionale. Abbiamo riassunto i sei schemi in uno che sintetizzasse gli aspetti più topici di ciascuno, e che in particolare valorizzasse le tre modalità di accesso (digitale, fisico e relazionale).
Per capire lo stato dei dati preesistenti sul lato del servizio digitale abbiamo selezionato una rosa di cinque servizi da cui estrarre dati (i.e. web scraping). Abbiamo adattato gli script alla tipologia e alla modalità di esposizione del dato. Infine abbiamo ottenuto delle tabelle in formato csv a titolo comparativo.
Gancio è un sistema di organizzazione di eventi realizzato da underscore hacklab. Un’istanza di Gancio famosa è quella di Torino. Abbiamo deployato un’istanza di Gancio in locale e lo abbiamo modificato in modo da implementare le funzioni che sono emerse dal processo di brainstorming, come ad esempio i tag emotivi.
Gli LLM sono estremamente comodi e si adattano a compiti molto eterogenei. Sono quindi strumenti estremamente adatti alle tipologie di sfide che affrontiamo. Essi tuttavia sono dei modelli estremamente grandi, energivori e costosi. Abbiamo valutato l’impatto economico che l’uso di queste tecnologie in produzione avrebbe sul committente.
Abbiamo deployato un’istanza di n8n, un orchestratore di servizi che può integrare LLM nei propri processi. Dopodiché ci siamo confrontatз con le persone di tutte le sfide per capire come creare un unico chatbot che potesse soddisfare tutte le necessità. Il chatbot finale ha un’interfaccia utente su una chat Telegram, e abbiamo implementato alcune routines che automaticamente interrogano LLM a seconda del tipo di richiesta e redirigono l’utente sul processo giusto.
Nella repository si trovano anche le istruzioni per rendere la chatbot rispettosa dei valori che ci rispecchiano.
Abbiamo sottoposto alcunз cittadinз fruitorз del Parco Maugeri a un questionario. Il questionario si strutturava in due parti principali: una parte più generica con domande riguardanti il rapporto dell3 cittadin3 con il parco, e una parte più specifica sulle loro abitudini per segnalare problematiche. Da questa idea è anche partito il filone del chatbot.
Un altro questionario che è stato sottoposto allз cittadinз riguardava la sfera sensoriale, e ne raccoglieva le sensazioni.
Abbiamo approfondito la situazione pre-esistente facendo una ricerca su tre livelli: i dispositivi normativi e le deliberazioni dell’amministrazione che riguardano la gestione del verde pubblico, i soggetti coinvolti nel progetto (i.e. stakeholders), le risorse naturali pre-esistenti sul territorio del Parco Maugeri come specie arboree e aree attrezzate. I dati di quest’ultima fase sono stati caricati su OpenStreetMap e dunque resi disponibili al pubblico.
Nel report sono inclusi: stato dell’arte della pianificazione urbanistica, cronistoria del parco Maugeri, mappa dei soggetti.
Sono state condotte delle sessioni di brainstorming dopo il processo di ricerca per guidare l’Ideazione. Lo scopo di questa attività era quello di divergere rispetto all’obiettivo prefissato per il gruppo, per trovare soluzioni eterogenee riguardo la cura del verde pubblico. Dopo la fase di ricerca, allз partecipanti è stato chiesto di scrivere le proprie riflessioni personali e le loro scoperte, successivamente i risultati sono stati raggruppati in: Punti di Forza, Debolezza, Minacce, Opportunità. Gli How Might We sono poi stati utili per formalizzare la sfida secondaria che è stata definita così dal gruppo: “come potremmo aumentare la partecipazione cittadina esplorando il rapporto umano / non umano?”
Una volta formalizzata la seconda sfida e dopo aver diviso lз partecipantз in due gruppi, sono state condotte delle sessioni di Crazy 8 (per buttare giù più idee possibili per partecipante) e Round Robin (ogni partecipante poteva rifinire la sua idea passandola allə compagnə più vicinə per modifiche / aggiunte / miglioramenti). Da queste sessioni sono emerse diverse idee progettuali che poi sono state messe in pratica:
In seguito a sopralluoghi con personale tecnico del Comune è stato sviluppato un sistema di controllo dell’apertura delle elettrovalvole attraverso i relè. L’obiettivo è stato di sostituire il sistema preesistente, cambiato ogni due anni e gestito dalle aziende appaltatrici, con un sistema che potesse essere gestito dal Comune stesso. Il sistema sviluppato si compone di un microcontrollore ESP32 connesso con tecnologia LoRa alla rete.
Sono state prototipate due soluzioni:
Abbiamo deciso di corredare gli strumenti pratici pensati per la gestione del verde pubblico e la segnalazione delle problematiche da parte dellз cittadinз. Questo documento serve di indirizzo all’amministrazione comunale, e si imposta su tre assi tematici: accessibilità dei dati nei confronti della cittadinanza, integrazione dei servizi ecosistemici e soluzioni basate sulla natura (i.e. Nature Based Solutions).
Foresta digitale traduce a livello esperienziale lo stato di salute del verde urbano. Foresta digitale si interfaccia con l’utente attraverso la webcam, ed è controllato dai gesti dell’utente. I gesti permettono all’utente di esplorare i dati del verde urbano e le schede sensoriali precedentemente ricavate.
Abbiamo scelto un’area geografica della città, corso Mazzini nel quartiere Libertà, per indagare lo stato di bisogno e necessità all’interno di un’area urbana con alta concentrazione di negozi e densità abitativa.
Dopo aver ipotizzato le necessità di utenti ed esercenti commerciali in relazione agli acquisti e alle relazioni spaziali e interpersonali nel quartiere, parte del gruppo ha intervistato commercianti e cittadinз.
Dalla ricerca sul campo sono emerse le problematiche che ostacolano lo sviluppo del commercio locale, le sfide da affrontare e i valori progettuali imprescindibili per realizzare il sistema.
Le opportunità emerse e i bisogni mappati con la ricerca sono stati i punti di partenza per definire dei principi progettuali per sistemi, prodotti o servizi a supporto del commercio di prossimità.
I Cuoricini sono crediti civici di quartiere. Non sono soldi, ma un modo semplice e concreto per valorizzare la presenza, la fiducia e l’aiuto reciproco nel quartiere Libertà.
Ogni volta che fai un acquisto in un negozio del quartiere, ricevi Cuoricini. Non conta quanto spendi: conta esserci.
I Cuoricini si guadagnano di più se visiti negozi meno frequentati, in orari meno affollati o in zone meno centrali. Puoi usare i Cuoricini per accedere a servizi offerti dallз commercianti (consegne, piccole cortesie, ristoro, supporto).
Piccoli servizi che lə commerciante può offrire in cambio di punti accumulati dallз cittadinз. Hanno queste caratteristiche: senza costo o con costo irrisorio e attività complementari al lavoro che non intralciano il lavoro stesso.
Ogni volta che unə cittadinə effettua un check-in valido in un negozio aderente, riceve Cuoricini secondo 5 fattori principali.
Ogni commerciante può offrire servizi aggiuntivi alla comunità. Il valore in Cuoricini del servizio viene determinato automaticamente da 5 criteri misurabili.
Il kit in formato fisico svolge una doppia funzione: da un lato di raccontare
il progetto a commercianti e cittadinanza, dall’altro di fornire le informazioni chiave, tradotte in formati più accessibili, per le attività commerciali sulle opportunità esistenti e su come metterle in essere. Il kit contiene indicazioni pratiche e aggiornate per informarsi su bandi pubblici, forme di associazionismo e strumenti di supporto già attivi sul territorio utili alle attività commerciali. In questo modo, il kit aiuta a rendere
più accessibili informazioni, incentivi e opportunità offerte da attività culturali e PA del territorio.
Offre risorse semplici, riutilizzabili e alla portata di tuttз, per rafforzare la capacità di auto-organizzazione e aggiornamento continuo. In questo modo, orientarsi e trovare pratiche o strumenti per il proprio servizio diventa un processo virtuoso coinvolgente e partecipativo.
Cittadinanza e attività commerciali possono scegliere di partecipare al sistema semplicemente inquadrando il QR code esposto. Questo gesto consente la registrazione alla piattaforma e l’inizio di un percorso di scambio e relazione.
Ogni interazione – che sia un acquisto, una richiesta o anche solo un saluto – permette di accumulare punti “cuoricini”. Lз cittadinз li utilizzano per accedere a micro-servizi offerti dalle attività aderenti (come ricevere pane in eccedenza, lavorare un’ora in uno spazio accogliente o lasciare in custodia una valigia). Allo stesso tempo, i negozi scalano la “classifica della gentilezza” in base al coinvolgimento attivato.
La presenza delle persone diventa così un gesto che crea valore, rafforza le relazioni di prossimità e costruisce una comunità più unita e partecipe.
Il modello sviluppato in fase di ricerca è stato tradotto in due output progettuali: un kit come supporto per facilitare l’accesso alle informazioni e supportare lo sviluppo delle attività; un sistema che permette tramite acquisti di accumulare punti spendibili con servizi integrativi dellз negozianti.
Lз cittadinз accumulano punti acquistando nei punti di vendita locali. L’accumulazione dei punti dipende da coefficienti che cambiano a seconda delle proprietà dei punti vendita (costo, rischio, accessibilità, unicità, frequenza). Questi punti sono spendibili in piccoli servizi o “gentilezze” (i.e. microservizi), ovvero favori che l3 esercenti possono fare nei confronti dell’utente. Questi servizi sono caratterizzati da un costo nullo o basso per l’esercente o attività complementari (ad esempio: far caricare il telefono, riservare anticipatamente un prodotto, donare avanzi di produzione, …).
Abbiamo immaginato due sviluppi futuri e/o possibili per il sistema Appartieni: “Cuoricini per le attività commerciali” e “Cuoricini per il Crowdfunding”.
Abbiamo realizzato un kit di identità visiva che si compone di una font, una griglia per i formati di stampa, una palette di colori e un motion kit.
La font «Adaxì» è stata realizzata con il generatore tipografico di libertà (GTL) . Modulare e versatile, con oltre 100 glifi componibili per creare pattern e texture. La sua flessibilità è ispirata dai tappeti, dispositivo di comunità che riflette tramite i suoi elementi l’eterogeneità della stessa. Le sue varianti permettono una leggibilità differente che la rendono adatta ai diversi target trattati. È disponibile in un singolo stile, arricchito con numerosi stylistic sets. È preferenzialmente utilizzato su taglie grandi e in combinazione con altri stylistic sets. Gli stylistic sets sono stati popolati ampliando la font sviluppata con GTL.
La griglia è modulare ed è progettata per essere proporzionata e flessibile rispetto alla vasta necessità di formati: dal cartaceo al digitale, garantendo coerenza su tutti i supporti.
Per ciò che riguarda invece la palette, è dominante il rosso di Bari, arricchito da viola (eventi), verde (parchi) e giallo (economia), per dialogare al meglio con i temi del progetto.
Grazie a Spazio13 e Porta Futuro (a tuttз) per aver accolto e gestito con cura questo caos generativo. Grazie ad Alfonso Errico per aver messo cultura e competenza nel fondamentale lavoro che ha svolto. Grazie a ogni singolə docentə e/o partecipantə che ha contribuito con generosità e passione a questo lavoro collettivo.
Grazie anche a tuttз lз nostrз colleghз della SOS che si sono impegnati con determinazione e competenza affinché ogni aspetto di questa complessa esperienza fosse pianificato, organizzato e svolto nel migliore dei modi possibili [o qualcosa del genere].
Grazie alle aziende che hanno partecipato, ognuna a modo suo e con la propria postura alle attività del laboratorio.
Grazie del supporto fondamentale ad Arduino e a Scomodo.
Infine esprimiamo la nostra gratitudine anche a IKEA che ha deciso di contribuire fornendo il necessario per rendere il cortile di Spazio13 un posto migliore per tuttз, anche dopo il laboratorio.
Jonni Bongallino Coordinamento didattico Sostenibilità Ambientale
Alberto Guerra Coordinamento didattico Economia locale
Alessandro Tartaglia Coordinamento didattico Accessibilità delle informazioni
Maurizio Di Luzio
Tecnico di laboratorio
Yuri Santos
Cura e relazione
Silvia Zotti
Coordinamento comunicazione e documentazione
Arianna Pignataro Documentazione foto/video
Ettore Ventura Documentazione video
Carlotta Cerrato Documentazione video
Giovanni
Abbatepaolo
Anna
Baldassarre
Alessandro
Balena
Gabriele
Consiglio
Benedetta
De Falco
Alessandra
Del Nero
Mohamed
Fadigà
Carlo
Ferretti
Davide
Giorgetta
Puria
Nafisi
Micol
Salomone
Shoichi
Yip
Albachiara Savino, Alessandra Gervasio, Alessandro Montanaro, Annunziata Albano, Antonella Barletta, Antonio Franco, Antonio Torchiani, Asia Iurlo, Claudia Ciulla, Cristina Fanelli, Daniele Angiolillo, Elena Iosca, Elena Maria Sibilani, Fabio Iaquinta , Federico Ambra, Federico Pepe, Francesca Predieri, Francesco Bagnolini, Francesco De Carlo, Francesco Marchitelli , Giacomo Fabbri, Gina Tamborra, Giorgio De Lazzari Pinnelli, Giovanna Merialdo, Giulia Orecchia, Leonardo Gangemi, Luca Morello, Luca Santarelli, Ludovica Meneghella, Luigi Lastella, Marco De Filippis, Marco Pagan, Margherita Novembri, Maria Gentile , Maria Pia Perticone, Mariangela Genchi, Marzia Micelisopo, Matteo Falcone, Mattia Schepisi, Maurizio Abaterusso, Michele Scarnera, Natale Alessandro Dionisio, Nicoletta Lorusso, Piergiorgio Favia, Pietro Rista, Royal Sinatti, Sara Magazzino, Silvia Fincato, Simona Logreco, Sofia Paz, Sonia Cuomo, Stefania Assenti, Stefania Morandi, Tommi Marmo, Valter Salvatore De Astis, Vera Malavolti, Vittorio Caradonna, Yuri Michele Piemontese
Hanno partecipato 7 aziende:
Exprivia, QuestIT, NTT Data, Deloitte, Ernst & Young, Btinkeeng