Favoriamo e inneschiamo processi osmotici di esperienze e competenze per aumentare il valore dei singoli.
Promuoviamo un approccio alternativo e consapevole ai processi di progettazione e produzione, che stimoli l’auto-produzione come forma di auto-imprenditorialità.
La co-progettazione come attività "catalizzatrice per ridefinire collettivamente la nostra relazione con la realtà", prefigurando come le cose potrebbero essere, di comune accordo.
Nella sua logica incrementale, l'Open Source rappresenta il blueprint di un sistema culturale collaborativo, adattativo e ricorsivo. Siamo dell’idea che occorra utilizzare tale approccio in tutti i campi della conoscenza, al fine di abilitare possibilità per tutti.
Accogliamo persone, idee e progetti per condividere spazio, conoscenza e valori. Attraverso lo scambio continuo e reciproco, può svilupparsi più rapidamente una sostanziale qualità delle informazioni, oltre che una coscienza collettiva.
In un mondo di cattedrali, La Scuola Open Source è un bazaar: caotica, cangiante, colorata, rumorosa, uno spazio pieno di persone, linguaggi e suggestioni differenti allo stesso tempo.
La grande innovazione di Linux non è il prodotto [o sistema operativo], ma la dinamica sociale aperta che è stata attuata per realizzare il progetto, capace di coinvolgere nel corso degli anni migliaia di persone – che hanno contribuito volontariamente – in tutto il mondo.
Tutto cambia tutto, continuamente. Questo trasformarsi è il playground in cui operiamo, secondo metodologie capaci di adattarsi ai mutamenti e di rendere proficui ogni erranza e ogni cambiamento.
Crediamo che la didattica possa e debba essere tutt'uno con l'attività (continua) di ricerca ed esplorazione. Fare le cose ed imparare facendole, l'apprendimento in situazione, il "learning by doing", sono assolutamente centrali nella nostra visione delle cose e nel progetto di vita.
In fisica moderna il multiverso è un'ipotesi che postula l'esistenza di universi coesistenti fuori del nostro spazio-tempo.
La struttura della scuola ci permette di costruire – co-progettandola – l’offerta didattica in modo aperto, dandoci la possibilità di modularne nel tempo ogni aspetto.